American Pitbull Terrier (STORIA)

La razza “American Pitbull Terrier” nasce alla fine del 1800 dall’incrocio del Bulldog e del Terrier inglese. In America gli allevatori nel 1845 si focalizzarono sui Bull e sui Terrier, importati dall’Irlanda a causa delle migrazioni  dovute alla famosa “Peronospora”. Negli U.S.A. questa razza è sotto la protezione dell’ADBA (American Dog Breeders Association) e dalla UKC (United Kennel Club) sin dal 1898, le quali, a differenza di altre associazioni che ne riconoscono solamente la razza, concepiscono il punto di vista morfologico in maniera differente. Apriamo una parentesi sul United Kenne Club: il fondatore di UKC C. Z. Bennett, nel 1898, assegnò la targa UKC numero 1 al proprio American Pitbull Terrier. I Pitbull ad oggi sono possenti e indomabili, di carattere forte, determinati. É una razza molto protettiva verso il padrone, amorevole e leale. L’American Pitbull Terrier ha ottenuto 18 diversi brevetti di lavoro, caso unico al mondo.

Secondo l’ADBA questa selezione deve continuare ad essere svolta esattamente “come se” si allevassero ancora cani da combattimento, e cioè privilegiando coraggio, tempra e “gameness” (termine quasi intraducibile, che più o meno significa “massima determinazione nel raggiungere un risultato”) dal punto di vista caratteriale, e doti atletiche dal punto di vista morfologico.

Non c’è alcun interesse per l’estetica, a cui invece concede un occhio di riguardo l’UKC.

Definizione di standard

Lo standard è il punto di riferimento per offrire una guida solida per gli quegli allevatori che vogliono mantenere la qualità della razza e migliorarla entro i limiti possibili, per ricercare l’affermazione delle caratteristiche che definiscono una selezione il più omogenea e similare possibile in tutto il mondo.

 

L’UKC pensa al cane con stazza massiccia e testa detta a “mattone”, di fatti il cane cresciuto con standard UKC ha un’ossatura più grossa di uno di standard ADBA in quanto nel tempo l’interesse per l’aggressività si è perso rispetto alle origini, infatti non viene dimenticata, spaziando però anche verso l’estetica. Tutto ciò è il risultato di anni di selezione per ottenere un cane di taglia maggiore ma con un livello di aggressività praticamente nullo, se ben ducato, rispetto al primo pitbull dai caratteri “aggressivi”, derivanti  dal terrier, i quali erano molto più accentuati. Oggi, grazie agli standard UKC, l’American Pit Bull Terrier continua a rappresentare la sua versatilità competendo con successo in “Obedience”, “Rally Obedience”, “Lure Coursing”, “Tracking”, “Dock Jumping”, “Agility”, “Weight Pulling” e “Conformation”.

 

Pet therapy

É ancora molto forte la credenza riguardante la pericolosità dei pitbull, considerati cani aggressivi anche a causa di episodi che hanno coinvolto anche numerosi bambini. Animale che è effettivamente famoso per dentatura e muscolatura, il che l’ha reso adatto al combattimento. In realtà il pitbull non è assolutamente cattivo come si pensa, anzi si è notato che è a dir poco eccellente per la Pet Therapy, terapia per migliorare la vita di malati, bambini, anziani e di persone disabili o con problemi psichici. La tenerezza data e ricevuta dai pitbull evidenziano come questi cani si rivelino affidabili, mansueti e versatili.